Daisy56 s.r.l.
Appartamento in affitto a Milano
Milano
Zona: QUADRILATERO - Via San Primo, 2
€ 7.500
#260 mq
#4
#3

Appartamento in affitto a Milano - Zona: QUADRILATERO

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€ 7.500
Codice annuncio: CBI130-1613-1169050
#260 mq
#4 Camere
#3 Bagni
Classe energetica: D
Descrizione

Bellissimo e luminoso Appartamento, sito al 3° piano di un elegante palazzo degli anni '60, con due ascensori e servizio di portineria.
Si compone di: ingresso, ampio soggiorno con vetrate che affacciano sul lato del Collegio Elvetico, sala da pranzo, grande cucina con angolo breakfast e lungo balcone, corridoi, quattro stanze da letto (di cui due grandi con affaccio sul Collegio Elvetico e due singole con affaccio sul verde) e tre bagni.
Pavimenti in preziosi marmi e parquet (con l'eccezione della cucina e di un bagno in resina) e armadi a muro.
Riscaldamento centralizzato a pavimento e aria condizionata canalizzata autonoma.
Disponibilità della Proprietà a personalizzazioni su richiesta del Conduttore.
C'è la possibilità di applicare l'IVA ed è quindi affittabile anche ad uso foresteria.
Box/posto auto disponibile nel garage dello stabile per la somma di € 6.000/anno.
Garanzie: fideiussione bancaria a prima richiesta pari a 6 mesi del canone di Affitto rilasciata da primario istituto di credito o deposito cauzionale di importo pari a 6 mesi del canone.

Via San Primo, tra il Quadrilatero, Via Boschetti e Corso Venezia, è caratterizzata sul lato sinistro dalla presenza del Palazzo che fu sede del Collegio Elvetico, poi del Governo (1787), del Senato (1814), e di diverse amministrazioni dello stato fino al 1872, anno in cui vi si insediò l'Archivio di Stato di Milano.
La fabbrica prese avvio nel 1608 quando ad amministrare la diocesi milanese era Federico Borromeo, cugino di San Carlo, come sede del Collegio Elvetico, istituto da lui fondato a Milano nel 1579 per formare il clero svizzero impegnato nella lotta alla riforma protestante.
Nella prima fase costruttiva furono coinvolti l'ingegnere Aurelio Trezzi, il capo mastro Cesare Arano e l'architetto Fabio Mangone, progettista ad inizio del XVII secolo anche della chiesa sul fianco sinistro del collegio, dedicata a San Carlo.
Poi subentrò nel cantiere intorno al 1632 Francesco Maria Richino, tra i maggiori protagonisti della scena architettonica milanese del Seicento e anch'egli "architetto delle fabbriche ecclesiastiche" sotto il Borromeo, autore tra l'altro della facciata concava priva di ordini architettonici e incorniciata da imponenti bugne in ceppo.
Lavori di ampliamento furono condotti a partire dal 1664 da Gerolamo Quadrio che si occupò anche del completamento e della decorazione della chiesa, chiesa nel XVIII secolo soppressa, divisa in due piani ed inglobata nel palazzo con nuove forme di gusto neoclassico secondo il disegno dell'architetto Leopoldo Pollack.
La geometria della costruzione, i materiali utilizzati e la severa monumentalità delle due grandi corti porticate con colonne di ordine toscano al piano terra e ionico al piano superiore conferiscono alla fabbrica una solennità scenografica in sintonia con i principi della Controriforma.
Il Palazzo si affacciava, in origine, sul naviglio interno (che scorreva lungo l'attuale tracciato della circonvallazione nota come "cerchia dei navigli" interrata a partire dal 1929).
La statua in bronzo davanti all'ingresso è una delle ultime opere di Mirò, ricordo della sua mostra a Milano del 1981.

Caratteristiche
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Ultimo aggiornamento: 03/02/2024
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